Guardando Firenze nei particolari da dietro l'obiettivo di una fotocamera.

lunedì 20 marzo 2017

Per la Corsa dei Barberi





Firenze, Via del Prato di Ognissanti 3r


All'inizio di via del Prato, via che porta fuori città attraverso l'omonima Porta a Prato, c'è una Loggia edificata in pietra tra il 1819 e 1827 la Loggia Reale denominata anche Loggia Granducale o Terrazzino Reale. Su progetto dell'architetto Luigi de Cambray Digny  (Firenze, 1778 – Firenze, 1843), in sostituzione di una precedente struttura in legno eretta per consentire alla corte granducale di assistere alla corsa dei barberi, nel periodo in cui questa aveva 'le mosse' presso la Porta al Prato.



Da: 
Marietta de' Ricci, ovvero Firenze al tempo dell'assedio: Racconto Storico, Volume 4 Di Agostino Ademollo (1799-1841), Luigi Passerini (1816-1877) – Pubblicato 1845

In oggi le Corse Dei Barberi si fanno nella strada che dalla porta al Prato conduce alla porta alla Croce. Per questo a comodo maggiore della Corte del Granduca, sulla piazza del Prato nell' angolo che conduce alla Porticciuola, fu edificato un terrazzo con somma eleganza adornato di architetture in pietrame, dietro il disegno del Cavaliere Conte Luigi De Cambray-Digni , e fu ornato di pitture eseguite dal Professore Luigi Ademollo mio padre.
La corsa di S. Anna fu soppressa; quella di San Vittorio è stata rimessa alla Domenica nell'ottavario di Giovanni; così le tre corse principali di Barberi che si fanno in Firenze cioè di S. Giovanni, di S. Pietro e di S. Vittorio si eseguiscono in otto giorni con maggiore spasso dei cittadini e dei forestieri. Altri due palj si facevano in Firenze nei primi due giorni di Agosto, ordinati da Cosimo I per umiliare i Fiorentini e rammentare le disfatte degli amici della libertà a Gavinana, a Montemurlo e a Marciano. Il primo giorno il palio era corso dagli Asini che si facevano partire da Annalena per giungere alla Colonna di S. Felice. Ivi era inalzata un' antenna dalla quale pendevano due paperi che si donavano a chi primo giungesse a staccarli. L'indomani nel solito luogo correvasi il palio dei cavalli. La dinastìa Lorenese appena giunse al trono della Toscana abolì questi palj che più degradavano coloro che gli ordinarono e gli tollerarono, che la memoria dei valorosi periti, in difesa della santità dei proprj diritti. Accanto al Terrazzo del Principe sul Prato, quella lunga fila di case tutte ad un' ordine fu edificata sopra alcuni Tiratoj dell'arte della Lana sotto Cosimo I, che le incommendò nell' ordine di S. Stefano.
Di faccia, il Casino Corsini appartenne agli Acciajoli. Uno spedale era nel luogo del Convento soppresso Di S. Anna, dove vennero le donne di Verzaja fuori della porta San Frediano, dopo che fu rovinato il loro Convento nell'occasione dell'assedio.



Coordinate:   43°46'27.77"N,  11°14'33.95"E                    Mappe: Google - Bing



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