Guardando Firenze nei particolari da dietro l'obiettivo di una fotocamera.

lunedì 5 maggio 2014

La mula del Pitti

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Firenze, Palazzo Pitti, cortile

Si entra a Palazzo Pitti nel cortile interno ma prima di uscire di nuovo per addentrarci nello stupendo Giardino di Boboli è necessario fermarci all'angolo sinistro dello stesso cortile per notare una nicchia del tutto particolare. Vi è una copia in marmo bianco dell'Ercole Farnese, una scultura ellenistica,  di Glycon Ateniese databile al III secolo d.C. (custodita nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli), a sua volta copia dell'originale bronzea creata da Lisippo nel IV secolo a.C..
Sotto di essa è fissato un bassorilievo in marmo bianco e nero, un tributo nei confronti di quella mula che ha contribuito alla realizzazione del Palazzo Pitti. Sopra il bassorilievo si legge un'iscrizione in latino:

LECTICAM  LAPIDES ET MARMORA LIGNA COLUMNAS
  VEXIT CONDUXIT TRAXIT ET ISTA TULIT

Con il suo barroccio, con sacrificio, tirò, trasportò pietrame, marmi, legname, colonne.


Giovanni-Domenico Anguillesi nella sua opera intitolata  "Notizie storiche dei palazzi, e ville appartenenti alla I. e R. corona di Toscana" del 1815 ci racconta nel capitolo dedicato a Palazzo Pitti:

"...Poichè ragionasi di questo bel Cortile, non vuolsi omettere di far parola di alcuni suoi ornati accessorj degni d'ammirazione, come sono alcune antiche statue e gruppi di marmo di greca maniera. Due di queste statue vedonsi collocate sotto il loggiato, una per parte, nel fondo di ciascuna delle due ale del medesimo, rappresentanti un Ercole appoggiato alla sua clava, con la pelle del Leone Neméo in ispalla ...Sotto questa statua, situata in fondo all'ala sinistra del loggiato, è da osservarsi scolpita una mula in basso rilievo di marmo nero, quale vuolsi da molti essere stata lì effigiata per ordine dell' istesso Luca Pitti in memoria di una sua mula che molto lavorò nel trasporto de' materiali per la fabbrica del Palazzo , rilevandosi ciò dall'appresso distico che vi si legge: LECTICAM  LAPIDES ET MARMORA LIGNA COLUMNAS  VEXIT CONDUXIT TRAXIT ET ISTA TULIT..." 
La riconoscenza dei fiorentini nei confronti degli animali che hanno contribuito alla realizzazione dei palazzi e delle chiese è resa manifesta non soltanto per le mule ma anche per i buoi, come nel caso della realizzazione del Duomo.

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Coordinate:   43°45'53.03"N,  11°15'1.94"E                     Mappe: Google - Bing


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